11 febbraio 2014

Dior Airflash Matte Touch - Review


Dopo alcune ricerche sono venuta in possesso di questa cipria introvabile in Italia. Era troppa la curiosità di provare un prodotto la cui prerogativa è matificare il trucco senza appesantirlo, né dal punto di vista della resa né, non meno importante, dal punto di vista dell'applicazione.

Inizialmente ho fatto un ordine su Escentual, ma poco dopo mi arriva una mail in cui mi si spiega che non accettano l'ordine in quanto le sostanze in spray non possono essere spedite a causa di recenti restrizioni. Inserire un blocco prima di fare l'ordine, no eh? Allora ci riprovo, questa volta su Feelunique, e dopo circa venti giorni, ormai in preda al presentimento che fosse stata bloccata da qualche parte in Inghilterra, arriva ed io, naturalmente, la stra-utilizzo, entusiasta e soddisfatta. Premetto che ho un rapporto difficile con le ciprie, ho una pelle mista ma sensibile con un'eccessiva produzione di sebo. Una delle poche ciprie che riesco ad indossare senza patimenti è la Crystal Care Purity di Madina, pur essendo conscia della quantità spropositata di siliconi che spalmo sulla mia faccia. Le altre, soprattutto quelle in polvere libera, ma anche quelle in povere compatta, mi provocano uno strano fastidio misto a prurito e di conseguenza se devo tenerla su qualche ora va anche bene, ma più di tot proprio non ce la faccio. Da queste reazioni ho compreso che il problema, per quanto mi riguarda, non sta nella formulazione del prodotto, ma nella consistenza, non a caso ho avuto lo stesso fastidio anche con fondotinta in polvere totalmente naturali. Tutta questa premessa per confermare che in effetti, la Dior Airflash Matte Touch c'è, funziona e non la sento.
E' una polvere sottilissima e impalpabile che sembra fondersi con la pelle, se la si passa tra le dita si nota subito al tatto una polvere vellutata e leggera. Prima va agitata ben bene. Questa cipria andrebbe spruzzata direttamente sul viso, ma se non volete apparire come un panettiere appena uscito da un turno interminabile di lavoro, vi consiglio di spruzzarla su un pennello, così come ho fatto io dopo un paio di tentativi ingestibili e soffocanti, risoluta nel seguire i consigli di ragazze che l'avevano già adoperata. Poi la tampono sul viso, insistendo sulla zona più problematica, la famigerata, malvoluta e stramaledetta T. Quello che mi ha sorpreso di più, a parte l'incredibile durata senza alcun fastidio e l'aspetto minimizzato dei pori, è il fatto che mi tiene a bada il sebo per tante ore e non dà quell'aspetto gessoso di ciprie altrettanto matificanti. Voglio precisare che io la sto utilizzando in questo periodo, temperature non freddissime, umidità incontrollabile, e mi riservo di fare un aggiornamento quando farà caldo per testare la sua efficacia anche ad alte temperature con annessa canicola, ma a giudicare dalla resistenza anche in ambienti chiusi dalle temperature tropicali, sono più che ottimista.
Il colore è uno solo, sulla pelle ha un sottotono rosa rispetto alla velina e credo sia anche questo particolare che rende l'effetto finale ancora più interessante. Non spegne l'incarnato nonostante io di rosa non abbia proprio nulla, al contrario lo rinvigorisce donandgli un aspetto sano, riposato, luminoso.


Veniamo ai difetti. Il prezzo, 30 Sterline equivalgono a cira 36 euro, ma c'è da dire che tutte le ciprie che ho provato, alcune anche più costose, non possono fregiarsi dell'efficacia della Dior Airflash Matte Touch, quindi il prezzo è si un contro, ma con le dovute precisazioni di merito. Il contro meno gestibile è sicuramente l'assenza di praticità. Voglio dire, già è difficile da portare in borsetta, ora visualizzate l'immagine di una sosta in una toilette a shakerare una cipria che sembra schiuma da barba e che per di più produce quel classico fracasso da scuotimento in lattina. No. Per i ritocchi, ove e quando ce ne fosse bisogno, meglio armarsi di cipria sostituiva.
Infine, per un'idea più precisa del prodotto, vi riporto l'INCI così si può dare un'occhiata. Io non me ne intendo, ma ho letto abbastanza da intercettare l'esito negativo.

 

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